terra natia seppie e tuffi




palermo

sono tornata,
fu un tuffo
sono la bomba
strage di pesci
odora l’aria
una vecchia
a cosce aperte
nasco serpe
dai seni
e mi rimetti al mondo, madre
come un pacco al suo mittente






terra natia

lasciarsi violare
è irresistibile
farsi tagliuzzare
bucare
rapire
torna, blu
ad essere il mio colore preferito
esiste solo un tempo
insieme
voi e la moltitudine che sono diventata


*


rete a strascino
m’impigliano le esche
tra lische e cosce
un cuore di tonno
nuota nel sale
accanto al coltello.
ci sono delle vittime
nelle nostre storie


*

Passato il tempo degli scherzi
e dei sogni incompiuti
l’isola felice
dichiara una guerra
all’inchiostro di seppie
questione di tentacoli
nuvole nere di acqua
conchiglie e ossi
tengo le dita
tra i tuoi muscoli
estraggo il lutto
e smetto di credere
al mio bacino stretto


*

il moto ondoso
degli umori
mi accomoda
tra gli scogli
infossata
a vivere da seppia
a scivolarti addosso
perché non sei un remo
e il desiderio bisogna tenerlo in bocca

*

nascerai pesce
dal verde vertebrale
e dal rosso del mare
sarai blu, argento e viola
arancio e bianco
assomiglierai a tutti
nascerai dal fondo
impolverato di zenzero
da un santino di santa rosalia
da un fiammifero azzurro
da una ciocca nera di capelli
e una vagina pelosa che
tra le cosce
canterà



*

                                Endocrino-politique
 

ballo con i miei ormoni
agitata
come una bottiglia
di champagne
dorata schiuma intorno
la rabbia esce
dalla bocca
mangiando le sardine
trovo le uova
promessa di nascita
ingoiata
mezza dose di dostinex
il latte è asciutto
nel disegno floreale dei condotti.
i cavalli sono fermi sulla neve
e san Mammaso
allatta ancora l’orfano
miracolosamente.